Comunità per un autentico e leale cammino spirituale, di preghiera nello Spirito Santo ed evangelizzazione nel Rinnovamento carismatico cattolico
Gruppo Maranathà - Arezzo
domenica 26 dicembre 2021
domenica 5 dicembre 2021
Pregate Pregate Pregate
In questo periodo di grande incertezza abbiamo intensificato la preghiera e modificato i calendari continuamente. Ormai i riferimenti tradizionali sembrano quasi estraniati dalla realtà, mentre violenze e mortificazione del nostro credere prende sempre di più il sopravvento, in una società ottusamente assuefatta dall'informazione distorta che viene proposta ogni giorno dalle grandi testate giornalistiche e dai governanti. Sembra quasi che la Chiesa ed i movimenti non riescano a tenere più il passo rispetto alle situazioni di discriminazione, sopruso, emarginazione, povertà, violenza, criminalità e offesa al nostro Signore Gesù Cristo. E' per questo che come gruppo sentiamo il dovere verso chiunque di riempire quello spazio svuotato da interesse di preghiera, che noi invece riteniamo sia fondamentale per tracciare il futuro di questo pianeta, che sembra andare volutamente alla deriva, grazie alla guida di un demoniaco nuovo ordine mondiale di cui solo in pochi si sono resi conto dell'esistenza.
La preghiera carismatica, l'Adorazione Eucaristica, il Rosario, la Condivisione fraterna e per primi i Sacramenti, non devono mai mancare, anzi, devono moltiplicarsi per sopperire a quelle mancanze spirituali che in questi mesi si rendono sempre più manifeste. Si ascoltano alle Celebrazioni Preghiere dei fedeli vuote, non orientate ad una visione reale di ciò che ci ruota attorno. Il nuovo Dio che questo mondo ci offre non è più Gesù, ma qualcosa per cui si è obbligati a rendersi sudditi altrimenti si è obbligati ad una etichetta, a non lavorare, ad essere discriminati, emarginati e non fare più una vita sociale. La Preghiera comunitaria carismatica rimane al momento tutti i mercoledì alle 21, con la possibile partecipazione alle Adorazioni Eucaristiche delle parrocchie di Sant'Agnese in Pescaiola il lunedì alle 21.15, della Parrocchia di Santa Teresa D'Avila a San Giovanni Valdarno il martedì alle 21 e il venerdì alle 18, della
Parrocchia di San Donato al primo venerdì del mese alle 21 e di Saione al giovedì alle 19. Partecipiamo a questi momenti di Adorazione a seconda della disponibilità delle persone, mentre di tanto in tanto animiamo la Celebrazione Eucaristica alla Chiesa di San Donato la domenica alle ore 19. Ringraziamo in particolar modo per l'accoglienza e per il sostegno da parte di Don Stefano e Don Danilo oltre a Beatrice Bocci ed Alessandro Greco. Per i prossimi giorni, domani Lunedì 6 dicembre 2021 alle 21 ci anticiperemo per la Preghiera Carismatica, Mercoledì 8 per l'Immacolata, ripeteremo la Preghiera carismatica però in chiave mariana e natalizia.
lunedì 4 ottobre 2021
Ogni 2 settimane Adorazione Eucaristica
Torna l'adorazione Eucaristica. Il nostro gruppo dopo 2 anni torna ad aggregarsi col gruppo di Adorazione del lunedì alle 21, presso la parrocchia di Sant'Agnese in Pescaiola. Infatti da stasera ed ogni 2 settimane, il gruppo raddoppierà i suoi incontri aggiungendo un nuovo momento di preghiera per intercedere contro la situazione opprimente della libertà personale e per il ritorno ad una spiritualità obbediente al Vangelo e non ad un nuovo ordine mondiale.
martedì 18 maggio 2021
Nuovi orari degli incontri
In conseguenza alle ultime decisioni del governo, il programma degli incontri settimanali di preghiera comunitaria carismatica rimarranno fissati per il giorno di lunedì ma subiranno le seguenti variazioni di orario:
- da domani 19 maggio e fino al 6 giugno 2021 gli incontri si terranno alle ore 20,30;
- dal 7 giugno in poi, e fino a nuove eventuali restrizioni l'orario si sposterà alle ore 21.
Al momento il luogo degli incontri rimarrà il solito, tuttavia è possibile che nel corso delle prossime settimane ci potranno essere dei cambiamenti.
Seguiranno eventuali aggiornamenti.
mercoledì 12 maggio 2021
Adorazione Eucaristica a S.Michele
venerdì 9 aprile 2021
Zona arancione da lunedì 12 aprile
In seguito al cambio di colore della regione Toscana, gli incontri di preghiera riprenderanno di Lunedì alle ore 20.
mercoledì 7 aprile 2021
Per non rimanere ignoranti: i vaccini sono fatti con feti abortiti
Articolo estratto da Galileonet.it
di Alessondra T Speidel, Postdoctoral Researcher, Karolinska Institutet
La conferenza epicopale statunitense di recente ha rilasciato un documento suggerendo, se possibile, ai Cattolici di scegliere vaccini come quelli prodotti da Moderna o da Pfizer/BioNTech contro COVID-19 piuttosto che quello prodotto dalla Johnson & Johnson, perché per la produzione di quest’ultimo sono state usate cellule embrionali prelevate da un feto abortito.
L’uso di cellule umane embrionali da feti abortiti nello sviluppo dei vaccini è stato dibattuto per alcune religioni. Considerata la gravità della pandemia e il bisogno di vaccinare una significativa percentuale della popolazione a protezione della salute pubblica, la maggior parte delle comunità di fedeli ha dichiarato pubblicamente che è moralmente accettabile ricevere qualsiasi vaccino autorizzato, anche quelli che nelle loro fasi di produzione fanno uso di cellule replicate a partire da quelle prelevate originalmente da feti abortiti. Queste cellule replicate sono prodotti usati in laboratorio cui ci si riferisce come linee cellulari.
Cellule embrionali umane sono state usate per sviluppare vaccini sicuri ed efficaci sin dal 1960 e hanno avuto diversi ruoli anche nel rapido sviluppo di sei degli otto vaccini contro COVID-19 autorizzati (ndt: al mondo).
Vaccino Johnson&Johnson, le prime dosi forse a fine aprile
Come funziona
Le tecniche di vaccinazione moderne hanno fatto diversa strada dal 1796, da quando cioè Edward Jenner infettò il suo “primo paziente” con vaiolo vaccino per prevenire il vaiolo. Una delle attuali strategie di vaccinazione prevede di hackerare dei virus per conferire da ultimo immunità. L’adenovirus, un virus che può causare raffreddore e altre malattie respiratorie, è stato re-inggnerizzato per creare dei vaccini, tra cui quelli di Johnson & Johnson, Oxford/AstraZeneca, CanSino e Sputnik V contro la COVID-19.
Nella pratica, i geni originali dell’adenovirus, quelli che innescano la malattia, sono eliminati dal virus e rimpiazzati con informazioni genetiche che codificano per la produzione di una piccola parte del coronavirus, la proteina spike. Il sistema immunitario quindi riconosce la proteina spike come estranea e comincia a produrre anticorpi che proteggono da future infezioni da coronavius.
I vius non sono organismi viventi e hanno bisogno di infettare delle cellule per potersi propagare. Per produrre abbastanza adenovirus re-ingegnerizzati, sono necessaire cellule che somiglino abbastanza al target da vaccinare (la popolazione umana). Questo è uno dei motivi per cui gli scienziati utilizzano cellule umane per la produzione di vaccini bassati su adenovirus. Anche l’adenovirus utilizzato in questi vaccini tende a infettare le cellule umane più di cellule di altri organismi, e questo rende più semplice produrre più copie del virus nelle cellule umane. Per questo, a volte si usano linee cellulari embrionali.
Sono due le linee embrionali utilizzate per la produzione di vaccini anti-COVID-19: le cellule embrionali renali umane note come HEK293 e le cellule embrionali umane della retina note come PER.C6. La linea PER.C6 deriva da un aborto volontario avvento nei Pesi Bassi nel 1985, e la linea HEK 293 da una fonte sconosciuta (potrebbe essere stato sia aborto spontaneo che non) nei Paesi Bassi nel 1972 circa.
Johnson & Johnson usa le cellule PER.C6 nello sviluppo del proprio vaccino anti-COVID-19, e il prodotto Oxford/AstraZeneca fa uso delle HEK 293. Anche i vaccini di CanSino Biologics e Sputnik del Gamaleya Research Institute fanno uso delle cellule HEK 293.
Moderna and Pfizer/BioNTech hanno utilizzato le cellule HEK 293 nei loro test iniziali per testare l’effettiva acquisizione delle informazioni genetiche contenute in questi vaccini e la produzione della proteine spike. Ma entrambe le linee cellulari embrionali umane non sono state utilizzate per la produzione di nessuno dei vaccini finali delle aziende.
Le linee HEK 293 e PER.C6 sono state geneticamente modificate per includere la porzione dell‘adenovirus che innesca la sua replicazione. Questo permette la produzione di grosse quantità di vaccini così come permette di rimuovere le istruzioni necessarie alla replicazione dell’adenovirus nei vaccini.
Questo impedisce l’ulteriore replicazione dell’adenovirus nel paziente. Poi la quantità di adenovirus somministrata infetta un numero relativamente controllato di cellule nell’ospite, che permette la produzione di una quantità limitata della proteina spike del coronavirus, abbastanza per l’organismo per montare una risposta immunitaria.
Dopo aver ottenuto una grande quantità di adenovirus contenenti la proteina spike del coronavirus, l’adenovirus viene isolato e purificato dalle cellule embrionali per essere incluso nel vaccino. Nessuna cellula embrionale è inclusa nel vaccino vero e proprio.
Perché si utilizzano cellule umane?
Prima che fossero disponibili le linee cellulari di cellule embrionali umane, venivano usate linee cellulari animali, come quelle renali di scimmia o di cane, e cellule embrionali di pollo per la produzione di vaccini.
Tra il 1955 e il 1963, il vaccino contro la polio venne prodotto in cellule renali di scimmia che in seguito venne scoperto erano state infettate dal simian virus 40 (SV40), rendendo le persone vaccinate suscettibili all’infezione di SV40. Le versioni moderne del vaccino anti-polio sono ancora fatte in modo simile ma oggi sono largamente filtrate così da rimuovere l’originale contenuto di derivazione animale.
Il vaccino contro la polio è anche un esempio di un diverso tipo di vaccinazione basata sugli adenovirus diversi. Si tratta di un vaccino che utilizza una versione inattivata del poliovirus che è stato cresciuto nelle cellule di scimmia. Storicamente, i problemi relativi a potenziali contaminazioni o al contenuto di virus endemici nelle linee cellulari animali hanno incoraggiato la ricerca e l’utilizzo di linee cellulari umani “più pulite”.
Le linee cellulari embrionali sono considerate “pulite” al momento che non hanno avuto tempo per essere infettate da altri potenziali virus contaminanti, rendendole fabbriche di produzioni sicure per la produzione di vaccini basati sugli adenovirus.
L’uso di cellule da feti di aborti volontari per la produzione dei vaccini non è nuovo. Due linee cellulari embrionali umane, note come WI-38 e MRC-5, sono derivate da feti di aborti volontari in Svezia nel 1962 e nel Regno unito nel 1966, rispettivamente, sono state usate storicamente per sviluppare vaccini basati su virus indeboliti o inattivati contro la varicella, l’Herpes zoster, la rosolia, l’patite A, la poliomielite e la rabbia.
La componente polio del vaccino Quadracell e del vaccino contro la rabbia noto come Imovax sono basati su virus inattivati coltivati su cellule MRC-5 sviluppati da Sanofi-Pasteur. Imovax ha sostituto le versioni potenzialmente pericolose, a volte mortali, del vaccino della rabbia prodotto in tessuti animali.
L‘epatite A, la varicella, e il vaccino contro l’Hereps zoster della Merk sono state prodotte utilizzando le cellule MRC-5. La componente contro la rosolia del vaccino MPR del vaccino Merck insieme al vaccino anti-adenovirus del 1970 sono tutti stati prodotti con cellule WI-38.
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Video del dott. Montanari, virologo, spiega l'uso di feti umani vivi per l'utilizzo scientifico
N.B. PRECISAZIONE di AGGIORNAMENTO
Dalle analisi di alcuni laboratori fatte su alcuni vaccini sembra che alcune case farmaceutiche omettano il fatto che al loro interno sia contenuto materiale di feti umani e ossido o idrossido di grafene.
lunedì 15 marzo 2021
Zona rossa: preghiera domenicale
domenica 31 gennaio 2021
Levanella in festa col Rinnovamento
La scorsa domenica il nostro gruppo ha animato la Celebrazione Eucaristica domenicale della parrocchia di Levanella di Montevarchi.
È stato un momento emozionante sia per noi che per i parrocchiani. Per noi che avevamo il compito di rendere la celebrazione gioiosa e carismatica, per i parrocchiani che si sono trovati a battere le mani ed alzarle verso Gesù come non avevano mai fatto prima di quel momento. I canti e l'omelia hanno scaldato il cuore dei presenti.
Alcuni ci hanno ringraziato perché hanno ritrovato il rinnovamento dopo tanto tempo, altri sono rimasti sorpresi della novità.
In ogni caso è stata una gioia per tutti, che si è conclusa con la benedizione dei bambini.
La festa poi è proseguita al crcolino con piatti prelibati in un pranzo da matrimonio offerto da Don Mirko ed i gestori.
Insomma una domenica speciale indimenticabile riuscita anche al prezioso contributo degli amici di Firenze.
Che stia germogliando un nuovo seme?
lunedì 11 gennaio 2021
Padre Raniero Cantalamessa è Cardinale!
CHARIS è lieta di avere padre Raniero Cantalamessa, nuovo cardinale della nostra Chiesa!
Durante il Concistoro del sabato 28 novembre tenutasi nella basilica di San Pietro, ai suoi 86 anni, è stato creato Cardinale da Papa Francesco.
P. Raniero ha chiesto e ottenuto la dispensa dall’ordinazione episcopale, per “morire con l’abito francescano”, ha dunque, ricevuto la ‘berretta’ cardinalizia dalle mani del Santo Padre vestito con il suo abituale saio. Grazie P. Raniero per questa lezione di umiltà. Come di consueto anche quest’anno in quanto Predicatore della Casa Pontificia terrà le prossime prediche di Avvento in Vaticano, alla presenza del Papa.
Abbiamo anche la gioia di annunciare che P. Raniero Continuerà ad essere l’Assistente ecclesiastico di CHARIS, siamo grati al Signore di poter continuare ad avere la sua vicinanza a CHARIS e con CHARIS a tutto il Rinnovamento Carismatico mondiale nella docilità e fedeltà allo Spirito Santo.