10 LUGLIO: PREGHIERA CARISMATICA
Amo il Signore perché ascolta
il grido della mia preghiera
Su di me ha steso la mano
il giorno che lo cercavo!
Con
canti particolarmente coinvolgenti abbiamo iniziato la nostra preghiera
carismatica, in questo incontro pienamente estivo in cui lo Spirito ci
ha guidato ad essere molto gioiosi nell'accoglienza e nella lode...ci
sono serate in cui ci si rende subito conto che Gesù ci porterà sul
Tabor...e con Pietro alla fine vien voglia di dire: "Signore è bello per
noi stare qui, facciamo tre tende!"
Questa sera abbiamo perfino preso in giro Belzebul:
Bisogna che Cristo cresca
bisogna che Cristo cresca
bisogna che Cristo cresca
sempre più!
E che scacci Belzebul
e che scacci Belzebul
e che scacci Belzebul
sempre più!
E il diavolo è finito proprio male, scacciato rumorosamente sotto i nostri piedi!
Nella
lode, abbiamo invocato il nome dolcissimo di Gesù, mentre a poco a poco
il Signore ci lasciava entrare nel santuario del nostro cuore e, in
perfetta comunione con Lui e tra di noi, abbiamo chiesto nel Suo Nome il
promesso dal Padre: lo Spirito Santo con i Suoi frutti, i Suoi doni e i
carismi, per guarire e liberare il Suo popolo. Dopo il canto in lingue,
per un momento ci siamo lasciati cullare gustando la bontà del
Signore...
Nella Parola profetica il Signore ci ha parlato:
Scesi
dal monte Tabor, dove Gesù aveva manifestato la Sua gloria ai discepoli
prediletti, tanta gente li attorniava, bisognosa di liberazione e
guarigione. Un uomo si mise a gridare verso Gesù, riuscì ad avvicinarlo
implorandolo di liberare il suo unico figlio gravemente afferrato da
uno spirito cattivo, lamentando che neppure i suoi discepoli erano
riusciti a liberarlo. Gesù rimproverò i discepoli per la loro
incredulità...era solo questione di fede! Siamo rimasti un pochino
dispiaciuti...il Signore ci stava dicendo che se ci conduce sul Tabor è
per uno scopo preciso: attraverso di noi vuol compiere liberazioni e
guarigioni nel Suo popolo, ma dobbiamo avere fede! Gesù nel brano del
Vangelo si fa portare il figlio indemoniato, lo libera, lo guarisce, lo
consegna sano a suo padre...e la gente rimane stupita...
Ormai
era tutto chiaro: spinti nella fede, abbiamo portato davanti a Gesù i
nostri cuori malati e tutte le nostre intenzioni... e davvero il Signore
ha operato meraviglie: attraverso di noi vuol compiere le stesse cose
che faceva 2000 anni fa! Ci chiede solo di essere umili, un cuor solo e
un'anima sola, docili allo Spirito...ed Egli elargisce nell'assemblea i
carismi secondo il bisogno.
Nella Sua potenza,
dobbiamo farci vicini a chi versa nel bisogno, con la stessa premura di
Maria, che ha assistito la cugina Elisabetta fino in fondo, cioè fino
alla nascita di Giovanni Battista.
Noi siamo stati rigenerati per una speranza viva!
Talità kum io ti guarisco
Talità kum io ti risano
Talità kum sono qui per te
Rialzati ancora!!!
Dopo la benedizione del Sacerdote, siamo tornati a casa con un volto nuovo, sì, riflesso della gloria di Gesù risorto!
(Cit. Lc 9,33-47; Lc 1,36-37; Pt 1,3-5)