sabato 8 giugno 2019

Una nuova Pentecoste con il Papa e la nascita di Charis



Udienza del Papa ai partecipanti alla prima Conferenza Internazionale del Rinnovamento Carismatico Cattolico per l'apertura ufficiale di Charis il nuovo servizio creato su richiesta dello stesso Papa Francesco. 
Oggi incomincia una nuova tappa di questo cammino. Una tappa segnata dalla comunione tra tutti i membri della famiglia carismatica, in cui si manifesta la presenza potente dello Spirito Santo per il bene di tutta la Chiesa; in cui questa Presenza rende uguale ciascuno, perché tutti e ciascuno sono nati dal medesimo Spirito; grandi e piccoli, ricchi di anni e appena nati, impegnati a livello universale o piuttosto locale, formano il tutto, che è superiore sempre alla parte.
Si rivolge così Papa Francesco, ai circa seimila presenti del Rinnovamento Carismatico ricevuti in Aula Paolo VI per l'udienza dedicata a questa realtà che da oggi avvia formalmente Charis, il nuovo servizio unico dell'RCC. 
Stamani, è intervenuto Padre Raniero Cantalamessa ofm Cap, Assistente Ecclesiastico di Charis, sul tema "Il Rinnovamento Carismatico: una Corrente di Grazia per tutta la Chiesa".
Charis è una nuova tappa con specifiche caratteristiche che esprimono il modo di operare di Dio, Colui che "fa nuove tutte le cose" e nei confronti del quale non bisogna temere perchè, sottolinea il Pontefice:
C’è all’inizio una sensazione di insicurezza circa i cambiamenti che il nuovo può portare: delle volte uno preferisce rimanere nel proprio e si stacca dall’unità. E questa è una tentazione del diavolo: ogni volta che qualcuno sente che "il mio" è più di quello, e "io" preferisco l’antico e non il nuovo, c’è il diavolo lì, perché mi stacca dall’unità.  È umano un certo timore per il nuovo questo sì, è vero – ma non è il caso delle persone spirituali: «Io faccio nuove tutte le cose», dice il Signore nel libro dell’Apocalisse (21,5). Ma il nostro Dio è il Dio delle novità. Le novità di Dio sono sempre di benedizione, perché procedono dal suo cuore amoroso. 
Il Papa dopo il suo arrivo comincia il suo discorso e invita, quindi a non avere paura, ma a mettersi al servizio:
Servizio, non governo. Servizio non significa intascare. Servizio vuol dire dare, dare, darsi."
E il servizio di Charis, specifica ancora Francesco, è unico perchè rivolto a "tutte le realtà carismatiche che lo Spirito ha suscitato nel mondo". Poi, la citazione di Isaia per spiegare il senso e l'importanza della Comunione:
'Allungare le corde della tenda', come dice Isaia 54 (cfr v. 2), perché possano starci tutti i membri di una stessa famiglia. Una famiglia dove c’è un solo Dio Padre, un solo Signore Gesù Cristo e un solo Spirito vivificante. Una famiglia in cui un membro non è più importante dell’altro, né per età, né per intelligenza, né per le sue capacità, perché sono tutti figli amati dello stesso Padre.
Il pensiero di Francesco, va anche ai giovani, "presente e futuro della Chiesa", "capaci di vedere il presente con altri occhi e vedere il futuro con voi"
"Guardate come si amano" Quasi come un mandato che fa riferimento alle prime comunità cristiane, il Papa consegna al Charis e a tutto il Rinnovamento Carismatico le sue attese e quelle della Chiesa: 
Battesimo nello Spirito Santo, unità del Corpo di Cristo e servizio ai poveri, sono la testimonianza necessaria per l’evangelizzazione del mondo, alla quale tutti siamo chiamati per il nostro Battesimo. Evangelizzazione che non è proselitismo ma principalmente testimonianza. Testimonianza di amore: “guardate come si amano”, è ciò che richiamava l’attenzione di quanti incontravano i primi cristiani. (...) In tante comunità si può dire. Guardate come si sparlano e questo non è lo Spirito Santo. Evangelizzare è amare. (...) “Guardate come si amano”, questa è la comunità.
Prima della Benedizione, il Papa chiede un minuto di silenzio per la pace, momento che viene rispettato oggi nella Chiesa e nel mondo in occasione di un incontro strorico:
Io con voi voglio anticipare l'atto che oggi in tutta la Chiesa si fa: un minuto di silenzio per la pace. Oggi, quinto anniversario dell'incontro in Vaticano del Presidente dello Stato di Palestina e del Presidente. Abbiamo pregato insieme per la pace.

Dopo tutto questo noi 8 di Arezzo e i 6000 presenti abbiamo invocato lo Spirito Santo sul Papa con una forte esortazione partita da Padre Raniero Cantalamessa.

Il pomeriggio si è svolto invece nella Chiesa dello Spirito Santo in Sassia che ospita le reliquie di S.Faustina e il famoso quadro originale del Gesù Misericordioso fatto portare proprio dalla Santa a Roma ed esposto in questa chiesa.
Qui, dopo la Coroncina alla Divina Misericordia, i fedeli a maggioranza brasiliana insieme a tanti altri  tra cui gli 8 aretini, hanno partecipato alla Santa Messa in lingua portoghese con molti momenti di preghiera di guarigione e liberazione, una vera e propria nuova Pentecoste che già era cominciata la mattina con il Santo Padre e scandita dalle note del Veni Creator Spiritus.