martedì 25 luglio 2017

"Rimuovete gli ostacoli sulla via del mio popolo!" (Is 57,14)

Popoli tutti acclamate al Signore,
gloria e potenza cantiamo al Re,
mari e monti si prostrino a Te,
al tuo nome, o Signore.
Canto di gioia per quello che fai,
per sempre Signore con Te resterò,
non c’è promessa non c’è fedeltà che in Te.


Lunedì 24 Luglio, dopo i canti di accoglienza e la preghiera alla Santa Madre di Dio, abbiamo lodato il Signore a mani alzate, rendendogli gloria. Anche stasera ci ha chiamati per essere liberati dai tanti pesi della settimana e dalle nostre tristezze, per riempirci della Sua gioia e tornare a casa ricchi di Lui. Non c'è un altro Nome nel quale possiamo essere salvati, per questo ci piacciono tanto i nostri incontri: vogliamo adorarlo con tutto il cuore e toccare il lembo del Suo mantello. Gesù ci ha consacrato a Lui per portarci in Paradiso gratis, e noi lo ringraziamo! E' bello ritrovarsi con tanti fratelli per condividere lo stesso cammino di fede... è grande in tutti noi il desiderio di incontrare il Suo sguardo pieno di amore e di misericordia, che ci rende docili secondo la Sua gloria e ci rende Suoi strumenti.
Abbiamo cantato osanna al Re dei Re, che toglie in noi ogni ostacolo e lascia fluire il Suo Amore. Dio ci ama dall'eternità... ha scritto il nostro nome nel palmo della Sua mano! Ma occorre un abbandono fiducioso e lasciargli portare il "giogo" delle nostre fatiche, che condiviso con Lui diventa leggero! Abbiamo quindi invocato lo Spirito Santo, con i Suoi frutti, i Suoi doni e i carismi:

Vieni Santo Spirito, 
vieni Dio d’amore,
vieni Dio di gioia, scendi su di me.
Plasmami, guidami, usami, salvami.
Plasmami, guidami, usami, salvami.
Plasmami, guidami, usami, salvami...
Vieni Santo Spirito, 
vieni Dio d’amore,
vieni Dio di gioia, 
scendi su di me.

Il canto in lingue ci porta sempre una grande pace nel cuore, segno inconfutabile della presenza di Gesù risorto e vivo in noi.
Il Signore ci ha parlato mediante la Parola profetica: adesso era Parola Viva! Lui non ci abbandona mai, neppure quando si sbaglia. Egli vuol solo correggerci per farci gustare davvero il Suo Amore Misericordioso...

Geremia 30
"15Perché gridi per la tua ferita?
Incurabile è la tua piaga.
Ti ho trattato così
per la tua grande iniquità,
perché sono cresciuti i tuoi peccati.
16Però quanti ti divorano saranno divorati,
i tuoi oppressori andranno tutti in schiavitù;
i tuoi saccheggiatori saranno saccheggiati,
diverranno preda quanti ti hanno depredato.
17Curerò infatti la tua ferita
e ti guarirò dalle tue piaghe
- oracolo del Signore -,
poiché ti chiamano la ripudiata, o Sion,
quella che nessuno ricerca."
 Isaia 57
"14Si dirà: «Spianate, spianate, preparate la via,
rimuovete gli ostacoli sulla via del mio popolo».
15Poiché così parla l'Alto e l'Eccelso,
che ha una sede eterna e il cui nome è santo.
«In un luogo eccelso e santo io dimoro,
ma sono anche con gli oppressi e gli umiliati,
per ravvivare lo spirito degli umili
e rianimare il cuore degli oppressi.
16Poiché io non voglio contendere sempre
né per sempre essere adirato;
altrimenti davanti a me verrebbe meno
lo spirito e il soffio vitale che ho creato."

Quando il Signore ci richiama, un pochino ci si rimane male... come quando siamo piccoli e si è rimproverati dai genitori, ma è solo per il nostro bene! Abbiamo bisogno del Suo aiuto per correggere i nostri errori.  La Chiesa è la Sposa, e troppo spesso noi pecchiamo di infedeltà nei confronti del nostro Sposo che è Santo,  il nostro cuore si indurisce... ci si ammala...
Gesù ci dona sempre la speranza: vuole da noi un piccolo gesto, un piccolo passo... Rattristati, gli abbiamo chiesto perdono e ci siamo chiesti perdono l'un l'altro, cercando nel volto dei fratelli il Volto di Gesù, affinché la Grazia torni a fluire, come un letto di un fiume arido in cui torna a scorrere acqua...

Signore sono qui ai tuoi piedi,
Signore chiedo forza a Te.
Accoglimi, perdonami
la Tua Grazia invoco su di me!
Liberami guariscimi
e in te risorto per sempre io vivrò!



Noi siamo Suoi, siamo Suo popolo! Lo abbiamo invocato sul nostro passato, talvolta segnato profondamente da ferite ormai infette, chiedendogli di spezzare le catene che ci legano ai peccati ricorrenti.
Abbiamo chiesto lo Spirito Santo anche per tutti gli assenti, per un cuore guarito, liberato, rinnovato e convertito, per il nostro gruppo e per tutto il mondo.
Grati al Signore per il Dono ricevuto in abbondanza, lo abbiamo ancora osannato con il canto, con l'impegno di portare a tutti la gioia ora traboccante del Risorto!

Osanna, Osanna, Osanna all'Altissimo!
Innalziamo il Tuo Nome
con le lodi nel cuore
ti esaltiamo Signore Dio,
Osanna all'Altissimo!

martedì 18 luglio 2017

"Dovunque due o tre sono riuniti nel mio nome, io sono in mezzo a loro" Mt 18,20

Lunedì 17 Luglio abbiamo accolto Gesù per adorarlo con tutto il cuore...e da subito abbiamo invocato il Suo abbraccio che dona libertà e guarigione:

Abbracciami Dio dell’eternità
Rifugio dell’anima grazia che opera
Riscaldami fuoco che libera
Manda il tuo Spirito Maranatha Gesù (419)


Lo abbiamo ringraziato perchè davvero Lui è meraviglioso ed è presente nella nostra vita in ogni momento della giornata. Nessun altro popolo ha un dio così vicino come lo abbiamo noi, perciò non ci stanchiamo mai di proclamarlo padrone e Signore della nostra vita. L'amore di Gesù è grande, è immenso... con questa fiducia ci siamo rivolti a Lui confessandogli il nostro amore, elevando le nostre mani verso il Suo trono, cantando a Lui con tutto il cuore, che è santo... che è Re. Ci sono tristezze che a volte ci impediscono di aprirci completamente a Lui, ma il Signore ci viene in aiuto perchè non vuol mandare nessuno a casa a mani vuote, per questo ci ha promesso il Suo Spirito, che ogni volta invochiamo con forza, con fede...con i suoi doni e con i suoi frutti. Ci siamo presi per mano, perché nessuno si senta escuso dal Suo Amore:

Vieni Spirito Vieni Spirito
scendi su di noi!
Vieni su noi, Maranatha
Vieni su noi Spirito! (388)


Nel canto in lingue ci siamo lasciati avvolgere dall'Amore misericordioso di Gesù... adesso lo Spirito rinnovava in noi la certezza che Lui è risorto e vivo... e noi lo abbiamo adorato profondamente.

Nella Parola profetica proclamata, il Signore ci ha raccomandato di essere concordi, perchè solo se saremo uniti e in pace con il prossimo potremo davvero rivolgerci al Padre chiedendo qualsiasi cosa, ed Egli ce la darà. Va chiesto con fede e se avremo perdonato di vero cuore, anche Dio ci perdonerà prontamente e potremo davvero chiedere a quel problema che ci tormenta, a quel "monte" di togliersi di là e gettarsi in mare senza dubitare e ciò avverrà!

Qualcuno ha testimoniato il dolore di tenere le mani alzate durante il canto in lingue, ma l'amore di Dio che fluisce è un dono meraviglioso per il quale vale la pena soffrire, offrendo a Lui anche questi piccoli sacrifici.

Qualche altro ha testimoniato di aver avuto la percezione fisica della Parola profetica annunciata, avvertendo come "un terremoto...durante il quale si scioglievano le catene e si liberavano tutti i carcerati".

Abbiamo continuato mantenendo il clima di adorazione e tenendo lo sguardo su Gesù misericordioso, seguendo le linee attraverso cui stasera ci ha guidato: la fede che nel perdono abbatte i muri e spezza le catene causate dall'odio, e il cuore aperto al soffio del Signore della Vita!
Ognuno ha elevato preghiere spontanee non solo per problemi propri, della famiglia e degli ammalati, ma per il mondo intero, con sguardo ai fatti di attualità causati dall'odio, inerenti la giustizia, la politica, l'economia, la Chiesa e il mondo intero...

Dio aprirà una via
dove sembra non ci sia.
Come opera non so,
ma una nuova via vedrò. (84)


Questa sera ci portiamo a casa in dono un bel pensiero: "Dove due o tre sono riuniti nel mio Nome..." purché siamo ben accordati!!!
Mediante Padre Francisco, il Signore ci ha benedetto e infine lo abbiamo salutato calorosamente con il cuore colmo di gratitutine, con il nostro applauso di lode e  cantando a Lui il nostro gioioso Alleluia!

Alleluia, alleluia
noi gridiamo al mondo che Gesù,
Gesù è il Signor! (435)


(Cit Mt 18,19-20; Mc 11,22-25; At 16,26)

martedì 11 luglio 2017

TUTTI FURONO STUPITI PER LA GRANDEZZA DI DIO! (Lc 9,43)

10 LUGLIO: PREGHIERA CARISMATICA

Amo il Signore perché ascolta 
il grido della mia preghiera
Su di me ha steso la mano
 il giorno che lo cercavo!

Con canti particolarmente coinvolgenti abbiamo iniziato la nostra preghiera carismatica, in questo incontro pienamente estivo in cui lo Spirito ci ha guidato ad essere molto gioiosi nell'accoglienza e nella lode...ci sono serate in cui ci si rende subito conto che Gesù ci porterà sul Tabor...e con Pietro alla fine vien voglia di dire: "Signore è bello per noi stare qui, facciamo tre tende!"  
Questa sera abbiamo perfino preso in giro Belzebul:

Bisogna che Cristo cresca 
bisogna che Cristo cresca 
bisogna che Cristo cresca 
sempre più!  
E che scacci Belzebul 
e che scacci Belzebul 
e che scacci Belzebul 
sempre più! 

E il diavolo è finito proprio male, scacciato rumorosamente sotto i nostri piedi!
Nella lode, abbiamo invocato il nome dolcissimo di Gesù, mentre a poco a poco il Signore ci lasciava entrare nel santuario del nostro cuore e, in perfetta comunione con Lui e tra di noi, abbiamo chiesto nel Suo Nome il promesso dal Padre: lo Spirito Santo con i Suoi frutti, i Suoi doni e i carismi, per guarire e liberare il Suo popolo. Dopo il canto in lingue, per un momento ci siamo lasciati cullare gustando la bontà del Signore...
Nella Parola profetica il Signore ci ha parlato: 
Scesi dal monte Tabor, dove Gesù aveva manifestato la Sua gloria ai discepoli prediletti, tanta gente li attorniava, bisognosa di liberazione e guarigione. Un uomo si mise a gridare verso Gesù, riuscì ad avvicinarlo implorandolo di liberare il suo unico figlio gravemente afferrato da uno spirito cattivo, lamentando che neppure i suoi discepoli erano riusciti a liberarlo. Gesù rimproverò i discepoli per la loro incredulità...era solo questione di fede! Siamo rimasti un pochino dispiaciuti...il Signore ci stava dicendo che se ci conduce sul Tabor è per uno scopo preciso:  attraverso di noi vuol compiere liberazioni e guarigioni nel Suo popolo, ma dobbiamo avere fede! Gesù nel brano del Vangelo si fa portare il figlio indemoniato, lo libera, lo guarisce, lo consegna sano a suo padre...e la gente rimane stupita...
Ormai era tutto chiaro: spinti nella fede, abbiamo portato davanti a Gesù i nostri cuori malati e tutte le nostre intenzioni... e davvero il Signore ha operato meraviglie:  attraverso di noi vuol compiere le stesse cose che faceva 2000 anni fa! Ci chiede solo di essere umili, un cuor solo e un'anima sola, docili allo Spirito...ed Egli elargisce nell'assemblea i carismi secondo il bisogno.
Nella Sua potenza, dobbiamo farci vicini a chi versa nel bisogno, con la stessa  premura di Maria, che ha assistito la cugina Elisabetta fino in fondo, cioè fino alla nascita di Giovanni Battista.
Noi siamo stati rigenerati per una speranza viva!

Talità kum io ti guarisco
Talità kum io ti risano
Talità kum sono qui per te
Rialzati ancora!!!

Dopo la benedizione del Sacerdote, siamo tornati a casa con un volto nuovo, sì, riflesso della gloria di Gesù risorto!
 (Cit. Lc 9,33-47; Lc 1,36-37; Pt  1,3-5)

martedì 4 luglio 2017

"MIO SIGNORE E MIO DIO!" (Gv 20,28)


Lode al nome tuo quando il sole splende su di me
Quando tutto è incantevole
lode al nome tuo
Lode al nome tuo
quando io sto davanti a te
Con il cuore triste e fragile
lode al nome tuo
(416)


Ed è sempre incantevole il dolce richiamo del Signore che ci invita a condividere i momenti belli della fede, noi che lo abbiamo incontrato nella famiglia del Rinnovamento.
Così è stato pure lunedì 3 Luglio, festa di San Tommaso, in cui padre Francisco ha celebrato la "nostra" Messa mensile. Con la 1^ lettura abbiamo avuto l'onore di sentirci  "concittadini dei Santi e familiari di Dio"...abbiamo perciò il passaporto per il cielo,  timbrato da Gesù sulla Croce, proprio come Tommaso.
Il Salmo 116 della liturgia ci ha ricordato che  "forte è il suo amore per noi e la fedeltà del Signore dura per sempre", anche quando ci sentiamo travolti nelle burrasche della vita.
Ecco qualche appunto dell'omelia di padre Francisco:

(Gv 20,24-29).
Tutti ricordiamo san Tommaso per la sua incredulità. Infatti, dopo la morte di Gesù in Croce, amareggiato e deluso si era allontanato dal gruppo degli amici e probabilmente era tornato ai suoi vecchi lavori. Adesso però era ancora più sconvolto, perché gli amici raccontavano di aver visto il Signore risorto, e lui diceva: "Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il mio dito nel segno dei chiodi e non metto la mia mano nel suo fianco, io non credo". Anche noi a volte ci comportiamo come Tommaso e andiamo qua e là nei luoghi della fede, nella speranza di "vedere" qualche segno. Purtroppo siamo abituati fin da piccoli a cibarci dell'Eucaristia e quasi non ci stupisce più che riceviamo nel nostro cuore Gesù! Il Signore ci chiede di avere fede e ci dice "beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!"  Tommaso si comporta come un bambino un po' geloso del fatto che gli altri amici lo avevano visto e lui no. Tuttavia a Gesù, nella Sua umiltà, piace anche questo nostro essere "desiderosi" come bambini. Con i discepoli di Emmaus, fece finta di proseguire il cammino, finché i due gli dissero: "resta con noi Signore..." ed Egli rimase, ed essi lo riconobbero nello spezzare il pane (leggi Lc 24,13-35). Gesù vuol far parte della nostra vita e vuole incontrarci realmente, così come fece con Tommaso, che dopo averlo visto risorto fa un passo avanti nella fede e lo proclama: "mio Signore e mio Dio!". Pure noi siamo testimoni di Gesù risorto e abbiamo la grande responsabilità di trasmettere agli altri, nelle nostre famiglie e nelle nostre comunità, il desiderio di cercare e di incontrare Gesù risorto e vivo!


Dopo le belle parole del Sacerdote, abbiamo elevato al Signore le nostre preghiere personali e familiari, della Chiesa e delle situazioni difficili del mondo intero. All'elevazione, con gli occhi della fede abbiamo contemplato Gesù risorto e a Lui abbiamo cantato:

Gesù Gesù
Mio Signore e mio Dio 

sei Tu!
(822)


Infine, lo abbiamo accolto nel nostro cuore, adorandolo profondamente, con la fede del "nuovo" Tommaso:

Io credo in Te Gesù,
Appartengo a Te Signor.
E’ per Te che io vivrò,
Per te io canterò
Con tutto il cuor.
(389)


Infine il congedo, con la responsabilità  di essere testimoni capaci di accendere il desiderio di un Incontro e di cantare le Sue meraviglie!

Cieli lodate il nostro Creatore,
Schiere celesti lodate il Signor.
Tutto lodi Dio!
Lodi la luna, ogni stella e il sol,
lodino i cieli e le acque del mar
Tutto lodi Dio!
(474)