martedì 18 luglio 2017

"Dovunque due o tre sono riuniti nel mio nome, io sono in mezzo a loro" Mt 18,20

Lunedì 17 Luglio abbiamo accolto Gesù per adorarlo con tutto il cuore...e da subito abbiamo invocato il Suo abbraccio che dona libertà e guarigione:

Abbracciami Dio dell’eternità
Rifugio dell’anima grazia che opera
Riscaldami fuoco che libera
Manda il tuo Spirito Maranatha Gesù (419)


Lo abbiamo ringraziato perchè davvero Lui è meraviglioso ed è presente nella nostra vita in ogni momento della giornata. Nessun altro popolo ha un dio così vicino come lo abbiamo noi, perciò non ci stanchiamo mai di proclamarlo padrone e Signore della nostra vita. L'amore di Gesù è grande, è immenso... con questa fiducia ci siamo rivolti a Lui confessandogli il nostro amore, elevando le nostre mani verso il Suo trono, cantando a Lui con tutto il cuore, che è santo... che è Re. Ci sono tristezze che a volte ci impediscono di aprirci completamente a Lui, ma il Signore ci viene in aiuto perchè non vuol mandare nessuno a casa a mani vuote, per questo ci ha promesso il Suo Spirito, che ogni volta invochiamo con forza, con fede...con i suoi doni e con i suoi frutti. Ci siamo presi per mano, perché nessuno si senta escuso dal Suo Amore:

Vieni Spirito Vieni Spirito
scendi su di noi!
Vieni su noi, Maranatha
Vieni su noi Spirito! (388)


Nel canto in lingue ci siamo lasciati avvolgere dall'Amore misericordioso di Gesù... adesso lo Spirito rinnovava in noi la certezza che Lui è risorto e vivo... e noi lo abbiamo adorato profondamente.

Nella Parola profetica proclamata, il Signore ci ha raccomandato di essere concordi, perchè solo se saremo uniti e in pace con il prossimo potremo davvero rivolgerci al Padre chiedendo qualsiasi cosa, ed Egli ce la darà. Va chiesto con fede e se avremo perdonato di vero cuore, anche Dio ci perdonerà prontamente e potremo davvero chiedere a quel problema che ci tormenta, a quel "monte" di togliersi di là e gettarsi in mare senza dubitare e ciò avverrà!

Qualcuno ha testimoniato il dolore di tenere le mani alzate durante il canto in lingue, ma l'amore di Dio che fluisce è un dono meraviglioso per il quale vale la pena soffrire, offrendo a Lui anche questi piccoli sacrifici.

Qualche altro ha testimoniato di aver avuto la percezione fisica della Parola profetica annunciata, avvertendo come "un terremoto...durante il quale si scioglievano le catene e si liberavano tutti i carcerati".

Abbiamo continuato mantenendo il clima di adorazione e tenendo lo sguardo su Gesù misericordioso, seguendo le linee attraverso cui stasera ci ha guidato: la fede che nel perdono abbatte i muri e spezza le catene causate dall'odio, e il cuore aperto al soffio del Signore della Vita!
Ognuno ha elevato preghiere spontanee non solo per problemi propri, della famiglia e degli ammalati, ma per il mondo intero, con sguardo ai fatti di attualità causati dall'odio, inerenti la giustizia, la politica, l'economia, la Chiesa e il mondo intero...

Dio aprirà una via
dove sembra non ci sia.
Come opera non so,
ma una nuova via vedrò. (84)


Questa sera ci portiamo a casa in dono un bel pensiero: "Dove due o tre sono riuniti nel mio Nome..." purché siamo ben accordati!!!
Mediante Padre Francisco, il Signore ci ha benedetto e infine lo abbiamo salutato calorosamente con il cuore colmo di gratitutine, con il nostro applauso di lode e  cantando a Lui il nostro gioioso Alleluia!

Alleluia, alleluia
noi gridiamo al mondo che Gesù,
Gesù è il Signor! (435)


(Cit Mt 18,19-20; Mc 11,22-25; At 16,26)