domenica 5 novembre 2017

4 Novembre: L'Abbraccio del Padre


In questo tiepido pomeriggio autunnale, insieme ad alcune amiche del nostro gruppo Emmanuel, ci siamo recati alla Casa di Preghiera Gesù Amore, dove si sta svolgendo un fine settimana di fuoco sul tema "Perdono, cardine della guarigione interiore". Ospite e relatore per questo delicato tema don Cesar A. Pluchinotta, come da locandina dell'evento pubblicizzato sulla pagina Facebook della Casa di Preghiera. Il nostro don Alejandro Festa ci ha subito guidato per un bellissimo momento di lode, con il magnifico coro che come ogni sabato ci porta il cuore nelle altezze celesti.
Aiutato da alcune diapositive, don Cesar ci ha parlato del perdono in relazione al nostro rapporto sbagliato con Dio Padre, ed ecco qualche appunto:

Spesso si sente dire impropriamente che Dio premia i buoni e punisce i cattivi. Questo pensiero ci proviene da quando eravamo bambini: se si combinava qualche marachella subito ci dicevano: Dio ti punirà. Questa mentalità ce la portiamo dietro e pure negli ospedali capita che mi chiedono: padre cosa ho fatto di male per meritarmi questo? Ma Dio non manda il male a nessuno! Succede un terremoto e si dice: è un castigo di Dio. Così le persone si arrabbiano e se la prendono con Dio. 
Non è così... si soffre per colpa delle nostre fragilità e gli eventi naturali non sono mai castigo di Dio! Dobbiamo purificare questa mentalità.  
Altre volte si è arrabbiati con Dio per colpa di una proiezione paterna sbagliata di quando eravamo piccoli: se il padre puniva,  abbiamo l'immagine di un Dio che punisce.
Ci sono profezie in cui non dobbiamo credere, che preannunciano disgrazie annunciate da Maria in presunte apparizioni, ma Gesù ci ha fatto conoscere un Dio che è Amore e non c'entra niente con tanti messaggi terroristici. 
A volte ci facciamo una religiosità fondata sulla paura.... prendiamo benedizioni su benedizioni e non crediamo nella perfezione dell'Amore di Dio: Lui è sempre più grande e non è un padre né  punitore né vendicativo! 
Quante persone frequentano i nostri gruppi di preghiera da tanto tempo, eppure ancora confessano di non aver sperimentato profondamente l'amore di Dio, proprio per tante esperienze sbagliate con la figura paterna! 
Ci sono bambini che crescono convinti di non essere importanti per i genitori per cui ci si fa l'immagine di un Dio disinteressato. Dio si interessa di tutti e ascolta tutti, non solo noi Sacerdoti! 
Molte persone sono ossessionate per i propri errori del passato perciò  si fanno l'idea di un Dio poliziotto. 
Ci sono figli oppressi dai genitori, che non danno spazio di crescita, e da grandi immaginano un Dio controllore che fa venire ansia. Altri ancora immaginano un Dio aggressivo e violento, perché hanno avuto un padre che in casa picchiava tutti: Dio non è irascibile, di Lui ci possiamo fidare. 
Altre persone hanno avuto un padre assente, preso dal lavoro, per cui da grandi dicono: figurati se Dio ascolta me, con quanto ha da fare! A volte da bambini ci paragoniamo con i fratelli, i genitori hanno preferenze... si cresce con l'idea che i miracoli sono prima per gli altri e non per noi: Dio è Padre in quanto sorgente di vita...infonde pace, gioia, sicurezza...siamo tutti figli prediletti! 
Anche se Gesù è maschio, di Dio possiamo parlare in termini paterni e materni: forte come un papà, dolce e tenero come una mamma. Egli ci ha creato con la nostalgia dell'infinito e il nostro cuore non trova pace finché non si riposa in Lui, diceva sant'Agostino. 
Ogni giorno dobbiamo pregare così: Signore dammi la Grazia di avere una conoscenza intima di Te, del tuo amore e della tua misericordia! 
Qual è la mia immagine di Dio? Quando è che faccio fatica a entrare in relazione con Lui? Forse quando sono triste? Malato? Arrabbiato? Cosa devo purificare della mia immagine di Dio per riconciliarmi profondamente con Lui?
Introdotto dal coro, abbiamo poi fatto un momento di "deserto"  con profondo coinvolgimento interiore, in cui ognuno di noi ha potuto frugare nelle pieghe del proprio cuore e cercare cosa davvero non ci fa gustare l'amore di Dio, chiedendogli di aprire i nostri occhi alla Sua mirabile Luce:

Aprimi gli occhi del cuore, 
apri i miei occhi Signore,
voglio vederti! Voglio vederti!
Vederti splendere Signor
nella luce della Tua gloria!
Versa il Tuo Amore su noi
mentre cantiamo Santo Santo....

Don Alejandro e don Cesar ci hanno guidati in una profonda preghiera, chiedendo a Gesù di prenderci per mano e di accompagnarci a conoscere Dio Padre, che ci ama, ci perdona sempre, non ci tradisce e non ci abbandona mai.

In un'atmosfera celestiale, ognuno di noi che per motivi più o meno consci avvertiva il desiderio di un abbraccio paterno, si è potuto avvicinare ad uno dei fratelli chiamati dai Sacerdoti all'Altare per prestare le proprie braccia a Dio Padre misericordioso e stringere in un caloroso abbraccio le tante persone che lo desideravano. È stato un momento di Grazia molto potente in cui lo Spirito ha agito con liberazioni e guarigioni... con tanti singhiozzi e copiose lacrime....

Qualche minuto di pausa e, con il cuore aperto e le mani alzate, abbiamo  partecipato alla S. Messa, con gioia davvero rinnovata.
All'omelia Don Alejandro ha sottolineato, prendendo spunto dal Vangelo di questa domenica, di quante persone impegnate nella chiesa e nei gruppi come responsabili, guide, presidenti... a volte si appropriano dei loro ruoli cadendo nella vanagloria. Il Signore dona i Suoi Carismi, ma con la mentalità che  "bisogna che Egli cresca e io diminuisca" (Gv 3,30), servendo la Chiesa con umiltà. Il Signore ha il controllo di tutto, le persone non guariscono per le mie parole ma per l'azione del Signore. E "io resto quieto e sereno come un bimbo svezzato in braccio a sua madre" (Cf Sl 131,2). Quest'estate circolava una maglietta in cui c'era scritto: "Dio esiste, rilassati, non sei tu"! 
Dobbiamo essere semplici e stare nella pace confidando nel Signore, perché Lui solo è il nostro Re, maestro,  responsabile, guida....

Abbiamo ricevuto Gesù nell'Eucaristia, con la certezza che in Lui il Padre effondeva su di noi tutto il Suo Amore, mentre il coro della Casa di Preghiera ci guidava nel canto:

Questo è il momento, è l'ora Signore, oggi ti voglio incontrare,
e ritornare nella Tua casa, per restare insieme a Te!....

Terminata la Santa Messa, abbiamo adorato il Signore, coronandolo di un trono di lodi, mentre don Alejandro passava solennemente in mezzo a noi con il Signore, e don Cesar ci guidava ancora nella preghiera con la potenza dello Spirito Santo, insieme alle note divine del coro: tutto il cielo adesso ci sorrideva!

Ci siamo sentiti guariti, liberati e benedetti da Dio, che ci è Padre ricco di Grazia e di Misericordia, per essere Cristiani sempre più veri e liberi, alla sequela di Gesù e in perfetta armonia con i fratelli per testimoniare al mondo le meraviglie del Suo Amore. 

Sì, ne siamo sicuri, "Dio è Amore" (1Gv 4,8), alleluia!!!

Liana Franco

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