Il 16 Novembre, mediante il nostro chitarrista Alberto, siamo stati chiamati ad animare l'Adorazione nella chiesa di San Bernardo ad Arezzo per un evento eccezionale: in occasione del centenario delle apparizioni, il parroco don Siro con i suoi collaboratori hanno avuto la bellissima idea di invitare la Madonna Pellegrina, una delle tante statue benedette a Fatima e spedite in giro per il mondo, per incendiare i cuori con la fiamma della fede. La Mamma si preoccupa dei propri figli e in ogni modo cerca di invitarli ad aprirsi a Gesù e a convertirsi al Vangelo!
Una settimana piena zeppa di appuntamenti spirituali, hanno fatto da richiamo a una folla incredibile che si è alternata davanti alla Regina. Ed eccola, a lato dell'Altare, in una meravigliosa cornice di fiori e lumini accesi, ognuno dei quali esprimeva una preghiera, una sofferenza, un ringraziamento di chi, per un momento, si è fermato pure in ginocchio, per sentirsi tra le Sue braccia materne ed accogliere il Suo invito ad adorare Gesù nella SS. Eucaristia.
L'abbiamo omaggiata con il nostro canto e, poco dopo, il diacono Federico ha portato il Signore nel Suo Trono di Gloria. Lo abbiamo accolto con grande gioia, adorandolo profondamente, nel profumo dell'incenso che riempiva l'aria.
Federico ci ha aiutato ad introdurci nel clima di preghiera e di lode, chiedendo a Gesù di aprire i nostri cuori e di spazzare via tutte le nostre pesantezze, per riconoscerlo pienamente nell'Eucaristia. Lo abbiamo invocato con fede affinché, come il cieco Bartimeo, pur essendo misero e relegato ai margini della società ben avvolto nella sicurezza del suo mantello (cf Mc 10,46-52), anche noi potessimo gettare via i nostri "mantelli" per affidarci completamente a Lui, che adesso era lì, vivo davanti a noi, desideroso soltanto di inondarci con il Suo Amore.
Le dolci melodie del nostro canto erano intervallate dalla preghiera spontanea che ognuno poteva fare e da momenti di silenzio che urlavano al nostro cuore la pienezza dell'Infinito. Anche noi eravamo lì, come mendicanti, a supplicare di guarire la nostra cecità, il nostro attaccamento alle cose materiali che spesso ci impediscono di riconoscerlo davvero, vivo e presente accanto a noi. Abbiamo chiesto a Maria, che per prima lo ha adorato nella Sua culla e lo ha stretto tra le Sue braccia, di aiutarci nella contemplazione, facendo scendere la Sua Luce in tutti gli angoli più bui del nostro essere, dove si annida il nostro passato di peccati e di torti provocati e subiti, che ancora oggi ci turbano e ci inquinano, impedendoci l'Amore...
La Chiesa era piena di fedeli...abbiamo proclamato a Gesù la nostra fede e gli abbiamo detto a voce alta il nostro: ti amo!
Nei volti si scorgeva la commozione... il Signore ha compiuto meraviglie mentre su noi alitava il Suo Ruah, il soffio di Fuoco divino!
Nella profezia, il Signore ci ha invitati a non stancarci di raddrizzare i Suoi sentieri e a preparare costantemente la Sua via (cf Lc 3,4-6): dobbiamo stare pronti ad accoglierlo perché non sappiamo né il giorno né l'ora in cui verrà, glorioso tra le nubi per portarci con sé, nel seno del Padre, nell'eternità!
Infine lo abbiamo ringraziato con tutto il cuore, e mentre con gli occhi dello Spirito lo vedevamo in mezzo a noi qual "uomo di Galilea che passando va", ci ha solennemente benedetto , sotto lo sguardo compiaciuto di Maria.
"I tre pastorelli di Fatima durante le apparizioni erano inondati dal profumo della Madonna, un profumo che inebriava la pianta di Leccio nella quale Lei sostava - ci ha detto Federico - Così dopo l'apparizione i bambini spezzavano dei rametti per portarli nella propria casa diffondendo ovunque quel soave odore. Anche noi questa sera siamo chiamati a portare nelle nostre case e nelle nostre famiglie il profumo di Maria!"
Abbiamo sorriso...non avevamo rametti di leccio da spezzare ma di sicuro le belle riflessioni e le note festose dei nostri canti ci hanno accompagnato fino a casa, per portare ai nostri cari la Grazia e la gioia entusiasmante di questa serata davvero speciale!
W Maria!!!
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