lunedì 28 agosto 2017

26 Agosto: "Dio ama chi dona con gioia"! (2Cor 9,7)

Consapevoli che "c'è più gioia nel dare che nel ricevere" (At 20,35), anche io e mio marito abbiamo aperto la nostra casa al gruppo Emmanuel per un momento di preghiera insieme, seguito dalla super collaudata "cena della sporta - mangia chi porta".

Così, sabato mattina 26 Agosto, grembiule, farina... e via! Anche per noi sposi cristiani non è sempre facile azzeccare subito la giusta sintonia e a volte, presi dall'agitazione, la tentazione è quella di far volare grembiule e piatti! Onde evitare che le nubi minacciose si trasformassero in tempesta, il Signore ci ha fatto ricordare che c'era da correre, oltre che da togliere tutta la farina che in cucina era un po' dappertutto. Perciò ci siamo divisi i compiti... e via!!! A sera ogni nube era svanita e si è tirato un sospiro di sollievo: tutto era pronto per la pizza, il forno era caldo, acqua & vino in frigo, pronta l'illuminazione, quasi pronti i tavoli.
All'ora stabilita sono arrivati tutti i fratelli e le sorelle, con i volti radiosi e le loro "sporte" alla Mary Poppins, dalle quali magicamente sono uscite le squisite cibarie: "Dio ama chi dona con gioia!"  (2Cor 9,7)


Ci siamo disposti a semicerchio davanti alla Madonna per la nostra "preghiera carismatica". Abbiamo cantato al Signore, guidati da Marco e Nadia, con i nostri canti "mimati" e, riscaldati gli animi, lo abbiamo lodato, ringraziandolo per il bel momento: un'occasione stupenda per ritrovarci quasi al completo, con coloro che erano appena tornati dalle vacanze e dai pellegrinaggi estivi. Anna, Armida, Gabriele ed altri, hanno ringraziato la Madonna per le belle giornate trascorse a Mediugorje, guidati da Padre Gregorio, per i ricchi momenti di spiritualità nei luoghi delle apparizioni, ma anche per gli incontri con i veggenti con le emozioni che solo loro sanno trasmettere per la viva testimonianza.  I fratelli e le sorelle ci hanno così resi partecipi della gioia di sentirsi riempiti di Amore attraverso la Madonna, che chiede sempre di seguire Gesù e di pregare incessantemente. Chi prega non spreca il suo tempo perché mediante la preghiera cambia il nostro cuore e anche il mondo. Imma ed altre persone Lo hanno ringraziato, sentendolo vicino in ogni situazione e rendendosi conto che non ci abbandona mai, perché Lui è Amore, ci abbraccia ed esaudisce i desideri del nostro cuore, secondo la Sua volontà.
E' stato bellissimo sentire i racconti di fede dei fratelli e delle sorelle: tutti siamo poveri e deboli, ma stando insieme le fatiche del cammino si possono affrontare con maggiore fiducia: là dove uno cade, un altro è pronto a rialzarlo; quando ad uno viene meno il coraggio, chi gli è accanto diventa per lui un raggio di speranza. Anche questo è un servizio che siamo chiamati a renderci reciprocamente. E lo facciamo con gioiosa disponibilità, sapendo che abbiamo sempre accanto a noi Gesù vivo.
Abbiamo invocato lo Spirito Santo e ascoltato la Profezia: un invito a seguire la Parola di Dio, e la promessa per coloro che si affidano a Lui come Giuditta, di essere liberati dal Male (schiacciando la testa al serpente come Maria) e di entrare nella Sua gioia per portare a tutti il Suo Amore. Amore di Dio e amore del prossimo sono inseparabili: l'amore cresce attraverso l'Amore!
Con gli sguardi innamorati e le mani alzate verso la Mamma,  l'abbiamo infine salutata con il canto:

Ave Maria, Ave.
Ave Maria, Ave.
Donna dell’attesa e madre di speranza
Ora pro nobis.
Donna del sorriso e madre del silenzio
Ora pro nobis.


Ricevuta la benedizione di padre Francisco, in due minuti il luogo si è trasformato in un laboratorio e tutti i tavoli sono stati imbanditi di ogni bontà, mentre le pizze hanno iniziato a emanare il loro gustoso profumo portando il buonumore alle stelle. Questi incontri sono molto belli anche perché subentra quasi subito una bella armonia nel servirsi gli uni gli altri, ed è gioia pura, mentre spesso nel mondo – quando si tratta di rimboccarsi le maniche – c’è sempre un grembiule che manca, una brocca che è vuota d’acqua, un catino che non si trova. Dobbiamo partire da gesti semplici, "per lavare i piedi al mondo, senza chiedere come contropartita che creda in Dio" diceva don Tonino Bello.  E questo iniziando dalla famiglia! Nel clima della notte finalmente mitigato pure da un filo di venticello,  tra aneddoti e allegre battute, non è mancato il proseguo delle testimonanze... che diventa quasi una gara per raccontarsi le meraviglie del Signore. 

Pieni di gratitudine, io e mio marito vogliamo ringraziare tutti per la generosità e la disponibilità, soprattutto ringraziamo il Signore per il dono grande dello Spirito Santo e di Maria, nostra Madre e Regina della Pace!

Liana

sabato 12 agosto 2017

11 Agosto: con Chiara verso l'Assunta

Mancano ormai pochi giorni alla grande festa del 15 Agosto,  in cui il mondo cattolico festeggia solennemente la Madonna Assunta in cielo. Tutti i santuari Mariani pullulano di iniziative legate alle tradizioni religiose, spesso arricchite da momenti folcloristici, sportivi, attività ludiche...e non manca l'abbinamento gastronomico.
Ieri sera ci siamo ritrovati al santuario di S. Maria delle Vertighe, dove abbiamo potuto trascorrere l'ora di adorazione davanti a Gesù, con l'animazione curata dalla fraternità di Betania. I canti erano davvero celestiali e Gesù ci ha lasciato entrare nei luoghi santi delle Sue dimore. 
Dopo la recita del Rosario abbiamo partecipato alla Santa Messa in cui il celebrante ci ha aiutato a meditare la Santa del giorno, Santa Chiara di Assisi (1193-1253), fondatrice delle Clarisse. Fra' Filippo ne ha colto uno tra i tanti aspetti, sottolineandone la bellezza esteriore e interiore. Era una ragazza bellissima e di nobile famiglia, che fu affascinata da san Francesco suo contemporaneo e, abbandonato il modo di agire e di pensare del mondo, si lasciò trasformare totalmente da Gesù dedicando a Lui tutti i giorni della sua vita nella contemplazione, facendo della povertà il vessillo del suo cammino. Grazie alla sua vita contemplativa, fu anche di supporto all'opera di evangelizzazione di San Francesco, suo grande amico. 
Fra' Filippo ha avuto belle parole per le suore della loro fraternità che mirabilmente servono il santuario, offrendo perfetta collaborazione ai frati, sull'esempio di Chiara e Francesco.
Abbiamo ricevuto Gesù nel nostro cuore,  ringraziandolo per averci donato tanti santi (e non solo quelli canonizzati) di cui possiamo seguire le orme, grazie alla loro luminosa testimonianza: nella singolarità e nell' unicità, sono i "carismatici" nostri mirabili antenati che, incontrato Gesù,  si sono lasciati plasmare dallo Spirito Santo!
Usciti dal Santuario, abbiamo gioito per la gara podistica che si svolgeva nel parco e nella zona limitrofa: ci siamo ritrovati davanti a un bellissimo quadro dai mille colori sgargianti nei vialetti sotto i verdi pini ed è stato piacevole constatare che c'erano uomini e donne di ogni età, anche molto anziani. Padre Gabriele li ha benedetti, invitandoli a correre pure per un'altra meta, quella del cielo, citando san Paolo.
Dopo la gara ci siamo trasferiti in pizzeria dove in allegria abbiamo potuto gustare il buon cibo, cui i fratelli e le sorelle della fraternità erano impegnati nei mille servizi, ai tavoli e in cucina, insieme ad altri volontari amici del Santuario.
"Buttati" fuori per lasciar spazio cristianamente ad altri affamati, abbiamo continuato a ciarlare allegramente nel fresco del parco ormai avvolto dalla notte, per concludere la nostra stupenda serata ancora nel Santuario per la recita del Santo Rosario e la Compieta, e infine per tornare a casa, ripieni dell'Amore di Dio!

Nella veglia salvaci Signore,
nel sonno non ci abbandonare:
il cuore vegli con Cristo
e il corpo riposi nella pace.
(Antifona Compieta)

domenica 6 agosto 2017

5 Agosto: Triduo S. Donato, patrono di Arezzo

Il 5 agosto, in preparazione alla festa di San Donato (7 Agosto) patrono di Arezzo, il tam tam sul nostro gruppo Emmanuel di whatsapp,  nel caldo soffocante della sera, ci ha richiamato in un interessante luogo: la chiesetta di Santo Stefano sulla sommità del verde colle del Pionta, dal fascino misterioso e suggestivo.

Don Alvaro ci ha guidato per un bel momento di preghiera con il Santo Rosario, intervallato da tradizionali canti mariani intonati dal diacono Federico. Al termine del Rosario, alle note del canto a San Donato, abbiamo potuto visitare la cripta dove recenti studi asseriscono che vi si trovi la tomba del Santo. 

Tali studi  trovano conferma nei recentissimi scavi eseguiti grazie alla passione per la storia della nostra terra dell'Aretino dott Mariottini, con il patrocinio dell'Unesco e approfondimenti dell'università  dell’Oklahoma, oltre a tecnici, studiosi locali, università di archeologia e ad un'Associazione culturale nata per sensibilizzare il sostegno economico dei progetti.

Siamo perciò scesi nella cripta (ordinariamente non accessibile) con grande devozione e, risaliti, il dott Mariottini con don Alvaro ci hanno fatto dono di alcuni cenni storici molto interessanti.

Il colle del Pionta anticamente era il centro della Cristianità aretina e proprio nell'area adiacente alla Chiesa vi si trovava il duomo di Arezzo intitolato a Santo Stefano e a Santa Maria, e il palazzo vescovile, realizzati in quel luogo in quanto vi era il tempio con esposta alla venerazione dei fedeli la tomba di San Donato, 2' Vescovo di Arezzo, morto martire nel 304, conosciuto e amato in tutta Europa. Solo in Italia ben 70 chiese sono a lui dedicate!  
Nel 1203 papa Innocenzo III ordinò al vescovo Amedeo di trasferire entro le mura cittadine la Cattedrale con la canonica e la residenza vescovile, abbandonando così il colle del Pionta, decretandone conseguenti devastazioni e saccheggi, finché gli edifici furono definitivamente rasi al suolo nel 1561 da Cosimo de' Medici. 
Intorno al 1600, in memoria degli antichi edifici, fu eretta la chiesetta che oggi vediamo.

Dopo tanti interessanti aggiornamenti,  siamo andati a vedere gli scavi e lì abbiamo potuto colloquiare piacevolmente con il dottor Mariottini, che si è cordialmente concesso per soddisfare  le nostre curiosità, trasmettendo a tutti noi amore e fascino per le nostre origini, bagnate dal sangue del nostro grande San Donato, che preferì morire decapitato pur di non rinnegare la sua fede in Gesù. 

È stata una serata molto interessante sia per la storia che per la fede: la  luce e la mirabile testimonianza del nostro Santo Patrono, ci sia di esempio e illumini anche il nostro cammino!

giovedì 3 agosto 2017

2 Agosto: il Perdono di Assisi

Il mese di agosto, date le ferie, a parte i corsi estivi che il RnS propone, il nostro programma di gruppo è piuttosto essenziale, ma la tradizione della nostra Chiesa ci offre opportunità interessanti alle quali volentieri aderiamo ed è sufficiente che qualcuno  lanci la proposta che subito ci ritroviamo nel tal posto o nel tal altro: i Figli di Dio amano davvero stare insieme ed ogni occasione è buona!

Il 2 agosto il tam tam su whatsapp è stato per il perdono di Assisi presso il santuario francescano di S. Maria delle Vertighe, oggi retto dalla fraternità di Betania.

Francesco aveva sentito la voce del Signore che lo invitava a riparare la Sua casa ed egli, con alcuni frati suoi seguaci, vide che davvero intorno ad Assisi c'erano tante chiese diroccate... cominciò così a riparare anche  la chiesetta della Porziuncola. Lavorando e pregando, Gesù gli fece capire che ciò che Lui voleva veramente, era un altro tipo di restauro...   
In una visione Gesù, accompagnato dalla Madonna e da una schiera di angeli, in una notte di luglio del 1216, mentre Francesco d'Assisi era in preghiera nella chiesa della Porziuncola,  gli chiese quale grazia desiderasse per i peccatori per i quali pregava molto. Francesco rispose domandando che fosse concesso il perdono di tutte le colpe a coloro che, confessati e pentiti, visitassero la chiesa. La richiesta, con l'intercessione della Madonna, fu esaudita a patto che egli si rivolgesse al Papa, vicario di Cristo sulla terra. Il mattino seguente Francesco si recò a Perugia per incontrare Onorio III, eletto pontefice in quei giorni. Francesco e il confratello Masseo furono ammessi alla sua presenza e gli esposero la richiesta di un'indulgenza senza l'obbligo di nessun pagamento. Le argomentazioni di Francesco ebbero la meglio sui dubbi del papa, che tuttavia ridusse l'applicazione dell'indulgenza a un solo giorno all'anno (il 2 agosto), pur concedendo che essa liberasse «dalla colpa e dalla pena in cielo e in terra, dal giorno del battesimo al giorno e all'ora dell'entrata in questa chiesa».
Inizialmente riservata esclusivamente alla chiesa della Porziuncola, nel corso del tempo l'indulgenza fu estesa prima a tutte le chiese francescane e successivamente a tutte le chiese parrocchiali, restandone comunque immutata la data e la denominazione.

È stata una bella occasione incontrarsi con alcuni fratelli e sorelle del gruppo, per immergersi nella Grazia del Perdono di Assisi, in questo stupendo santuario francescano intitolato a S. Maria delle Vertighe, patrona dell'autostrada del Sole.

martedì 1 agosto 2017

"Siate santi, perché io, il Signore vostro Dio, sono Santo"! (Cf Lv 19,2)

L'ultimo lunedì del mese, 31 Luglio, sfidando la calura quest'anno davvero eccezionale, abbiamo risposto con gioia alla chiamata del Signore e ci siamo ritrovati nel nostro Cenacolo per lodarlo e ringraziarlo nel nostro incontro di preghiera carismatica, dove possiamo star certi che spira sempre la brezza leggera...dello Spirito!!!

Dalla nascita del sol
Fino al suo tramonto vorrò
Lodare il Signor
Con tutto il cuor

Lodiam il Signor
Lodatelo voi servitori suoi
Glorificate il Creator
Benedetto è il nome Suo
Da ora in poi
E per l'eternità!


Il Signore questa sera ci ha guidati mirabilmente per seguirlo nella via della santità: "siate santi, perché io, il Signore, sono Santo"! (Cf Lv 19,2)
Ciò che desidera da noi è che ci mettiamo in cammino insieme e in piena armonia, con i nostri Sacerdoti, testimoniando a vicenda le meraviglie che compie nella nostra vita affinché ne usciamo fortificati e coloro che si sono avvicinati da poco crescano nella fede e nell'abbandono fiducioso. Ne consegue una vita piena e gioiosa, l'unico modo che davvero può rendere "curiose" le persone del mondo in cui viviamo: vedendo come ci amiamo, per attrazione possono giungere a credere che veramente siamo un "piccolo popolo" guidato dal Signore. Ciò accadeva proprio nelle prime comunità:  vedendo come i Cristiani si volevano bene la gente rimaneva affascinata, iniziava a partecipare agli incontri e chiedeva il Battesimo (cf At 2,42-47), iniziando così a vivere la Vita Nuova promessa da Gesù, mediante lo Spirito Santo!

Tu sei santo tu sei re, 
Tu sei santo tu sei re
Tu sei santo tu sei re (2v)
Lo confesso con il cuor
lo professo a te Signor,
quando canto lode a te
sempre io ti cercherò,
tu sei tutto ciò che ho,
oggi io ritorno a te.
Io mi getto in te Signor,
stretto tra le braccia tue
voglio vivere con te
e ricevo il tuo perdono
la dolcezza del tuo amor,
tu non mi abbandoni mai Gesù!


Ci siamo lasciati avvolgere dall'Amore di Dio e, mano nella mano, nessuno escluso, abbiamo invocato lo Spirito Santo lasciando fluire liberamente i fiumi di Acqua Viva nel canto in lingue... Poi il Signore ci ha parlato ed ognuno si è potuto sentire benedetto, sostenuto e protetto. Ciò che poi ci ha chiesto, è l'abbandono fiducioso della nostra vita nelle Sue mani, lasciando morire in noi ogni forma di idolatria. Se ci lasciamo plasmare da Lui camminando nel Suo timore, Egli sarà nostro scudo e ci mostrerà il Suo volto glorioso anche in mezzo alle nostre tribolazioni e alle prove, benedicendo ogni nostro buon progetto che è nella Sua volontà, perché da Lui ispirato. Dobbiamo guardare a Lui e a ciò che è eterno e non a ciò che passa, perché solo Gesù ha parole di Vita eterna. Siamo nella gioia... ha già riempito il nostro calice in maniera traboccante e con la caparra del Suo Spirito noi godiamo le primizie del Paradiso...
Con fede sincera, adorandolo profondamente, ci siamo rivolti al nostro Re con i nostri bellissimi canti ispirati:

Nella gioia e nel dolore nell’affanno della vita
Quando sono senza forze adoro te
Nella pace e nell’angoscia nella prova della croce
Quando ho sete del tuo amore adoro te Signore

Voglio adorare te Voglio adorare te Voglio adorare te Signor solo te
Voglio adorare te Voglio adorare te Voglio adorare te Signor solo te!


Si è terminato raccomandando a Dio e alla Mamma celeste tutte le intenzioni che avevamo nel cuore, le famiglie, gli ammalati, gli anziani, la pace nel mondo che tanto ci preoccupa... e ci siamo lasciati salutandoci affettuosamente, con l'ultimo canto gioioso che poi ci ha accompagnato fino alle nostre case.

Danzeremo nel tuo nome,
per le strade esulteremo.
Costruiremo la tua pace,
che ogni uomo invochi Dio.

Là nei cieli e sulla terra
questo canto giungerà,
là sui monti e per le valli
questa lode correrà.

Alleluia, alleluia, alleluia, alleluia.
Alleluia, alleluia, alleluia, alleluia.


(Cit: Eb 10,24-25; Sal 20,1-3; Dn 14,23-27; Pr 16,1; Sir 33,1)

Ebrei cap 10
24Prestiamo attenzione gli uni agli altri, per stimolarci a vicenda nella carità e nelle opere buone. 25Non disertiamo le nostre riunioni, come alcuni hanno l'abitudine di fare, ma esortiamoci a vicenda, tanto più che vedete avvicinarsi il giorno del Signore.

Salmo 20
2 Ti risponda il Signore nel giorno dell'angoscia,
ti protegga il nome del Dio di Giacobbe.

3 Ti mandi l'aiuto dal suo santuario
e dall'alto di Sion ti sostenga.


Daniele cap 14
23Vi era un grande drago e i Babilonesi lo veneravano. 24Il re disse a Daniele: «Non potrai dire che questo non è un dio vivente; adoralo, dunque». 25Daniele rispose: «Io adoro il Signore, mio Dio, perché egli è il Dio vivente; se tu me lo permetti, o re, io, senza spada e senza bastone, ucciderò il drago». 26Soggiunse il re: «Te lo permetto». 27Daniele prese allora pece, grasso e peli e li fece cuocere insieme, poi preparò delle polpette e le gettò in bocca al drago che le inghiottì e scoppiò; quindi soggiunse: «Ecco che cosa adoravate!».

Proverbi cap 16
1All'uomo appartengono i progetti del cuore,
ma dal Signore viene la risposta della lingua.

Siracide cap 33
1 Chi teme il Signore non incorre in alcun male,
ma nella prova sarà ancora liberato.