lunedì 15 gennaio 2018

Davanti a Gesù


Ieri, 14 Gennaio 2018,  dopo la nostra agape Marco, Franchino e io siamo andati dal Signore a Le Poggiola. Arrivati al piazzalone abbiamo visto che c'erano insolitamente diverse macchine. Marco ispirato si è voluto portar dietro la chitarra. 

In cappellina c'erano 5 persone 4 donne e 1 uomo che pregavano. Noi ci siamo seduti in silenzio nelle ultime panche. L'uomo ha detto ad una delle donne ''Luana, leggi tu?'', ma la donna ha risposto che quella volta ognuno avrebbe letto da sé perché non essendo più soli non voleva disturbare noi. Io mi ero seduta nella panca dietro lei e mi sono sentita spinta ad esortare la donna a fare la loro preghiera a voce alta che saremmo stati noi ad unirci a loro, ancor più quando abbiamo avuto spiegazione su cosa stessero pregando davanti al Re: una Novena di ringraziamento a Dio Padre per tutti i doni materiali e spirituali ricevuti fino ad oggi, con una richiesta di nuove grazie. Loro in 5 noi in 3: il Signore della Vita ci aspettava tutti e 8 ieri sera per rendere grazie insieme. Non ci conoscevamo, da quel che ho capito solo l'uomo di loro conosceva Marco. 

Dopo la Novena abbiamo pregato il Santo Rosario con i misteri della Gioia multilingue (uno di loro era straniero), con un' amalgama stupenda anche se non ci conoscevamo,  consapevoli che nel Signore siamo tutti fratelli e sorelle e Dio  conosce tutti i nostri nomi e il motivo di quella chiamata. L'incontro è stato animato dapprima con i canti che l'uomo ha trovato con il suo cellulare, regalando al nostro Marco il cioccolatino spirituale dell'inutilità, ma poi anche Marco ha potuto prendere la sua chitarra e comunque abbiamo sempre cantato tutti  insieme, poi Marco ha attinto al suo dono di animatore e come aiuta noi a pregare Dio così ha fatto anche lì e ha reso grazie facendosi voce ispirata dell'animo di tutti i presenti per questo incontro di fratellanza davanti a Lui. Dopo i 5 se ne sono andati e noi 3 siamo rimasti fino a mezzanotte passata e le grazie non sono mancate palpabili nel profondo silenzio che regnava e udibili nei pianti liberatori che si sono elevati. Lode a Dio!

Ognuno di noi tre sa cosa ha ricevuto, non posso e non voglio parlare a nome degli altri, ma uno dei pianti era il mio e io so bene che cosa è successo e come! Il Signore ha smascherato per me e davanti alla mia consapevolezza, la menzogna che teneva prigioniero il mio cuore.  Ora sono libera davvero di indossare la vita che Dio ha pensato per me.

LODE A DIO GESÙ È IL SIGNORE!

Simona S.

giovedì 11 gennaio 2018

Il miracolo più grande: La S. Messa (1^ Parte)


Per questo primo incontro del 2018 nell'ambito della Formazione, il nostro Pastorale ci ha organizzato la catechesi su un argomento fondamentale per noi Cristiani: la Santa Messa.  Il 10 Gennaio abbiamo avuto la gioia di ascoltare un caro amico diacono permanente della nostra diocesi, Federico Daveri, sul quale abbiamo pregato e invocato lo Spirito Santo: "Inonda il suo cuor con olio d'amor....lui Ti vuole servir...o Spirito Inonda il suo cuor".

Ecco qualche appunto della splendida catechesi di Federico:

Possiamo ricevere in dono uno scrigno con dentro un grande tesoro, ma se non si ha la consapevolezza di cosa si tratta, quel dono rimane inutilizzato. Ugualmente se non ci impegniamo a capire fino in fondo cosa accade realmente nella Messa, va a finire che ci perdiamo la parte migliore. 
Il mondo purtroppo entra in chiesa tra mille distrazioni.  Noi siamo invitati a sedere in una Mensa, ed è il Signore che ci invita, dandoci la possibilità di portarci a casa un nutrimento di vita eterna. Avere fede significa avere fiducia in Gesù Cristo che nella mia vita è in grado di attualizzare un'esplosione di Grazia.  
Quando ci mettiamo seduti per ascoltare la Parola di Dio, il Signore ci parla singolarmente ed  è Parola Viva che si muove dentro di noi: "Non di solo pane vivrà l'uomo ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio" (Mt 4,4).  
In Chiesa, abbiamo il presbiterio, dove è collocato l'Altare, leggermente rialzato, perché rappresenta il Calvario. Nella Messa scorre il Sangue di Gesù: "Questo è il mio Corpo...questo è il mio Sangue..." (cf Mt 26,26-28), che non è un ricordare ma un rendere vero e nuovo ogni volta il sacrificio di Gesù. 
Nell'offertorio il Sacerdote presenta al Padre il pane e il vino, ma anticamente venivano offerti animali. Gesù nel Vangelo rovescia i banchi dei cambiavalute che servivano per acquistare gli animali (cf Mc 11,15-17), per farci capire che Lui rovescia quel sistema e stipula con noi una Nuova Alleanza in cui muore e risorge per noi, nell'Eucaristia. Nell'Antico Testamento leggiamo che un agnello passava in mezzo al popolo di Israele e tutti sputavano su di lui che poi veniva mandato a morire in mezzo al deserto e il popolo credeva che morendo, tutti i peccati sarebbero saliti in cielo e sarebbero stati perdonati. Gesù è venuto a dire basta a queste pratiche, Lui si offre nella Croce e ogni volta che  un Sacerdote celebra la santa Messa, avviene che Gesù offre sé stesso per liberarci dal peccato: Lui è il Nuovo Agnello di Dio (cf Gv 1,29). 
San Pio vedeva le gocce di sangue di Cristo scendere dentro il calice: lì  c'è una realtà sacramentale vera. Il profeta Isaia nel cap 53 compone il cantico del Servo sofferente, che si è umiliato nella prostrazione più grande fino ad essere innalzato sulla Croce. 
Il Signore ci chiede di seguirlo e di essere suoi discepoli. Durante la Sua passione tutti scapparono, e noi che tipo di discepoli siamo?  "Se facendo il bene sopporterete con pazienza la sofferenza, questo sarà gradito davanti a Dio"....(1Pt 2,20). "Prendi ogni giorno la Tua Croce e seguimi"(cf Mt 16,24)  ci invita Gesù. 
Quali sono i nostri sentimenti in tante circostanze avverse? 
"Abbiate in voi gli stessi sentimenti che furono di Gesù Cristo...." (Fil 2,5) ecco come dobbiamo vivere tante sofferenze. 
Nella Messa noi siamo fedeli concelebranti: "Preghiamo fratelli perché il mio e il vostro sacrificio sia gradito a Dio Padre Onnipotente" Dice il Sacerdote. 
Nel momento del prefazio, dopo l'offertorio, il celebrante dice "Il Signore sia con voi." I nostri cuori sono in alto ed è un'esplosione di lode gioiosa! Questo momento ci introduce nel Santo: la liturgia terrena si unisce alla liturgia del cielo!  Insieme a tutti i Santi, compresi i nostri cari defunti, formiamo la meravigliosa famiglia di Dio. 
Si deve credere in Gesù, spazzando via ogni dubbio! 
Quanti miracoli Eucaristici nel mondo! C'è stata perfino una commissione di atei che ha studiato il miracolo di Lanciano, ma la scienza dopo 4 anni di studi ininterrotti si arrestò davanti all'impossibilità di dare una spiegazione scientifica alla non deteriorabilità della Carne e del Sangue del Miracolo,  ancora oggi perfettamente conservati. Gesù è presente nell'Eucaristia e ciò che abbiamo imparato da bambini oggi deve essere in noi consolidato indelebilmente. 
Con il nostro cuore e le nostre labbra dobbiamo esclamare con fede: 
"Annunciamo la tua morte Signore, proclamiamo la Tua risurrezione in attesa della tua venuta"!

Grazie Federico, ti aspettiamo ancora per questo argomento, che ha destato in noi fame di conoscenza più profonda della Santa Messa!

L. C.